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Cenni storici
La Scuola dell'Infanzia "Mons. A. Bacilieri" nasce nel 1909 per volere dell'allora Parroco pro-tempore di Bussolengo Mons. Angelo Bacilieri, desideroso che anche in questo Comune ci fosse un Asilo Infantile dove fossero custoditi ed educati i “fanciulletti”. Dopo i primi anni di sperimentazione, l'11 dicembre del 1920, per volontà dello stesso Parroco, arrivano all'Asilo le Suore della Sacra Famiglia di Castelletto. La prima superiora della comunità è Suor Margherita Rossi. L'opera delle Suore di Castelletto è la più richiesta dai parroci.
Nel regolamento e nel Piano didattico annuale redatto da Mons. G. Nascimbeni (fondatore dell'istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia) possiamo leggere "la figura della maestra deve amare il suo compito a pro dell'infanzia e amare i bambini come li ama Gesù; ... deve studiare l'indole di ognuno al fine di correggere per tempo le cattive tendenze e sviluppare e ingrandire le buone; ... deve essere modello di pazienza, di mansuetudine, di letizia e di ilarità".
L'acquisto del primo immobile era tra i confini di Vicolo Baldani e strada dei Molini, nel 1926 l'Asilo era frequentato da 120 bambini che contribuivano ogni mese con 10 Lire per la minestra. Lo stesso anno il Parroco Mons. A. Bacilieri scrive all'amministrazione comunale e manifesta la sua volontà di cedere il fabbricato e le sue attinenze purché venisse preservata la sua funzione di asilo, la sua accessibilità anche alle famiglie più indigenti e l'ispirazione cristiana e cattolica della scuola.
Il metodo di insegnamento è misto Froebelliano e Agazziano. Froebel nei primi anni del 1800 fonda i "Giardini d'Infanzia" dove è importante l'ambiente, fatto di luce, sole, spazi all'interno e all'esterno. Il materiale didattico è costituito dai così detti "doni" (doni Froebeliani) che consistevano in oggetti geometrici scomponibili e altri materiali. Froebel diede importanza all'attività ludica, al gioco spontaneo, al movimento, al giardinaggio, al contatto con la natura, ai canti e ai racconti.
Alla fine dell’800 Rosa e Carolina Agazzi, lasciavano una traccia nella storia d'Italia per la riforma dell'educazione infantile. La casa dei bambini di Mompiano (Brescia) servì da modello a molti altri asili infantili che sorsero col nome delle sorelle Agazzi.
Il bambino e le sue attività, poste al centro dell’attenzione, doveva crescere in un ambiente che stimolasse la sua creatività attraverso il dialogo vivo e fecondo con l'adulto e attraverso ambienti e materiali connotati da semplicità e quotidianità, il cui fine è la formazione pratica, sociale e spirituale del fanciullo.
La figura dell'adulto era costituita dall’educatrice: essa doveva possedere tratti comportamentali "materni" per salvaguardare la continuità con la famiglia e pure particolari capacità di iniziativa, di promozione e organizzazione unite a sensibilità e flessibilità per coordinare in modo conveniente il lavoro e la vita dei bambini.
La scuola si organizzava come una casa: essa era dotata, oltre all'aula e al giardino con animali e piante, di un ripostiglio per l'abbigliamento e un "museo" in cui raccogliere le "cianfrusaglie senza brevetto" (oggetti quotidiani usati dai bambini per i loro giochi e riuniti per formare un piccolo museo utilizzando questa spontanea collezione, non preordinata e senza un particolare significato simbolico, cui attingere per le varie iniziative ludiche).
La Scuola dell’infanzia “Mons.A. Bacilieri” è riconosciuta “scuola paritaria” ai sensi della legge 10 marzo 2000, n. 62 a decorrere dall’anno scolastico 2001/2002 (Prot.n. 4725/C19).
Il 6 ottobre 2008 la gestione della scuola dell’Infanzia comunale “Mons. A. Bacilieri” viene affidata alla Fondazione “Mons. A. Bacilieri” i cui soci fondatori sono: il Comune di Bussolengo, le Parrocchie di Santa Maria Maggiore e Cristo Risorto.
Con il cambio di gestione è stata ripresentata domanda di parità scolastica e con decreto N. VR1A23002 del 1.07.2008 è stata riconfermata scuola paritaria.